Self Empowerment della Persona

Self Empowerment della Persona

[dropcap2]È[/dropcap2]assolutamente dimostrato che il self empowerment, sviluppato da Massimo Bruscaglioni, è correlato a tutta una serie di competenze trasversali e di fattori del potenziale in azione: per esempio dalla motivazione alla leadership, dall’engagement alla determinazione, dalla flessibilità alla innovatività.

[toggle title=”La persona empowerizzata è una Persona che…” variation=””]

  • diffonde fiducia e speranza; valorizza le risorse disponibili proprie e altrui
  • investe su ciò che è possibile
  • ama l’innovatività e si sente ingaggiata in tutto quello che fa

È una Persona che…

  • mobilita energia desiderante e non si ferma di fronte ai blocchi esterni ed interni
  • cerca di soddisfare esigenze, doveri, necessità ma ha anche il gusto di quello che fa
  • passa all’azione ed è vitale

È una Persona che…

  • usa il “potere” per sviluppare il “potere” degli altri
  • privilegia la speranza e non solo il timore
  • investe su ciò che può fare e non solo ciò che devono fare gli altri

È una Persona che…

  • parte da ciò di cui dispone e non da ciò che gli manca
  • sa motivarsi e sa motivare
  • è sempre viva e costruttiva anche nelle situazioni oggettivamente difficili

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Il punto chiave è: come si fa a sviluppare davvero il proprio self empowerment? e come si fa a svilupparlo nei brevi tempi della formazione (qualche giornata di laboratorio)?

La nostra ormai ventennale ricerca ha individuato i principali fattori “motore” del self empowerment: quelli cioè che lo determinano e sui quali le persone possono agire (e la formazione aiutare le persone ad agire). Come nella metafora dei veicoli, il motore è sottostante, non si vede, ma è quello che determina le prestazioni possibili.
[toggle title=”I principali motori e le corrispondenti metodologie sono…” variation=””]

  1. la metodologia della mobilitazione dell’energia desiderante della persona (che si aggiunge alla più abituale ed ovvia ma diversa bisognosa, necessitata)
  2. la metodologia dell’aggiramento (“depotenziamento”) delle difficoltà soggettive delle persone che tendono a creare limitazioni dall’interno della persona, sul campo e già in sede di formazione-apprendimento. Metodologia diversa da quella dell’accettazione del blocco che viene dall’interno, ma anche diversa dalla pretesa di cambiare la propria natura
  3. la metodologia del reperimento delle nuove risorse necessarie, nella crescita e nel cambiamento, nella interità della propria persona (razionale, soggettiva, “storica”, “geografica”). Strategia diversa da quella che continua a cercare dentro la persona le risorse nuove limitandosi allo spicchio di persona più “direttamente” coinvolta nel contenuto-obiettivo esperito della formazione e della crescita professionale
  4. la metodologia della costruzione di nuova vision positiva di sé, non solo univoca ma anche multipla (“pensabilità positiva”); che permette di uscire dai limiti del proprio pensiero abituale, di andare nel futuro e uscire dall’invischiamento nel presente e nel passato, di avere “la foto del possibile” che poi permette di individuare, reperire, se necessario costruire i vari pezzi
  5. la metodologia della sperimentazione simbolica, che permette di passare all’azione, nella dimensione dell’innovazione, anche quando non sono ancora disponibili tutte le risorse necessarie, esterne ed interne. Infatti è ovvio che quando si persegue innovazione, all’inizio non sono ancora disponibili tutte le risorse che sarebbero necessarie.

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